17.04.2025
Ambiente
Coopservice ottiene la medaglia ‘Gold’ di Ecovadis
Un importante riconoscimento che posiziona l’azienda nel top 5% delle aziende più virtuose al mondo nella gestione della sostenibilità.

Dalla medaglia Silver (2024) a quella Gold (2025) 

Coopservice ha completato anche per l’anno in corso l’iter di valutazione della sostenibilità aziendale secondo lo standard della piattaforma indipendente Ecovadis ottenendo la medaglia ‘Gold’. Si tratta di un risultato che la posiziona nella top 5% delle aziende più virtuose al mondo, facendo segnare un ulteriore avanzamento rispetto all'esito del 2024 che aveva invece visto l’assegnazione della medaglia Silver.  

La progressione del rating ‘percentile’ di Coopservice negli ultimi 3 anni 

In termini di punteggio numerico, espresso sia in termini assoluti su base 100 che secondo il parametro denominato ‘percentile’, in questi ultimi anni Coopservice è passata dal 75° percentile (2023) all’85° (2024) fino all’ultimo dato del 98° percentile (80/100), a dimostrazione dell’impegno costante dell’azienda per perseguire efficacemente gli obiettivi di sostenibilità e di riduzione della propria impronta ecologica. 

Un indicatore di serietà di intenti e azioni coerenti in direzione della sostenibilità 

Ecovadis è uno degli standard più diffusi per la quotazione delle politiche di sostenibilità e responsabilità sociale adottate dalle aziende. Pur non costituendo una certificazione, esso rappresenta uno strumento operativo riconosciuto e utilizzato in tutto il mondo, permettendo all’impresa di ottenere una valutazione delle proprie performance ESG così da valorizzarne il posizionamento nelle catene di fornitura e testimoniarne l’impegno nella gestione delle politiche di sostenibilità. 

Uno standard adottato in ogni angolo del Pianeta 

Perché proprio questa è la principale missione della piattaforma indipendente Ecovadis: promuovere pratiche aziendali più responsabili, contribuendo alla trasparenza delle supply chain globali. E ‘global’ lo è davvero se consideriamo che ad oggi le imprese valutate sono oltre 100.000 in più di 175 Paesi, risultando lo standard di fatto integrato nei processi di procurement sostenibile di moltissime aziende in ogni angolo del Pianeta. 

Le componenti della metodologia Ecovadis 

Settorialmente trasversale, utilizzato in particolare nelle attività industriali o di servizi in cui la supply chain gioca un ruolo strategico, il punto di forza della metodologia Ecovadis risiede nell’affidabilità data dalla combinazione delle sue principali componenti: analisi documentale, prove oggettive, aggiornamento annuale. Uno standard universalmente adottato, tanto che lo ritroviamo sempre più citato nelle gare di appalto oltre che in report di sostenibilità, audit interni e strategie di compliance ESG. 

In favore della trasparenza delle supply chain 

Se dunque la valutazione Ecovadis trova applicazione praticamente in tutti i settori economici, assume particolare significato in quelli con catene di fornitura complesse, globali e ad alto impatto ESG. Ad esempio, nell’ambito delle attività industriali garantisce che i fornitori rispettino standard ambientali e sociali, dato il forte impatto delle produzioni. Oppure nel settore del retail assicura la trasparenza della filiera, il lavoro etico e la riduzione dell’impatto ambientale, soprattutto per i fornitori dei Paesi in via di sviluppo. 

Le 4 aree valutate dallo standard Ecovadis 

Entrando nello specifico della valutazione prodotta dalla piattaforma sono 4 gli ambiti di attività aziendale considerati:  

  • Ambiente: gestione delle emissioni, consumo energetico, utilizzo delle risorse naturali e pratiche di riduzione dell'impatto ambientale. 

  • Pratiche lavorative e diritti umani: condizioni di lavoro, rispetto dei diritti dei lavoratori, salute e sicurezza sul lavoro, promozione delle politiche DEI.   

  • Etica: pratiche commerciali etiche, prevenzione della corruzione, trasparenza e integrità nelle operazioni aziendali. 

  • Acquisti sostenibili: pratiche di approvvigionamento responsabile, valutazione e monitoraggio dei fornitori in termini di sostenibilità. 

La doppia soglia per l’ottenimento dei ‘premi’ Ecovadis

Il rating ottenuto in ciascuna delle suddette aree contribuisce a quello complessivo che determina l’assegnazione dei ‘Badge’ o di una delle 4 ‘Medaglie’ Ecovadis, a condizione però che il punteggio delle singole tematiche non sia inferiore a 30/100 poiché, in quel caso, l’azienda non viene considerata idonea al conseguimento del riconoscimento. Ma c’è una ulteriore barriera qualitativa: le medaglie vengono assegnate al miglior 35% delle aziende valutate, se non si rientra in questo range il superamento delle soglie di punteggio non basta. 

Il calcolo ‘percentile’ per l’assegnazione delle 4 medaglie

Ciò spiega perché al punteggio in termini numerici su base 100 si affianchi il ‘percentile’, parametro che consente di confrontare le performance di sostenibilità conseguite con quelle delle altre aziende valutate nel database Ecovadis nei 12 mesi precedenti.  L’individuazione della ‘medaglia’ assegnata avviene infatti specificamente in base alla classifica ‘percentile’, secondo la seguente classificazione: 

  • Platinum (Platino) Miglior 1% (99° percentile o superiore) 

  • Gold (Oro) Miglior 5% (95° percentile o superiore) 

  • Silver (Argento) Miglior 15% (85° percentile o superiore) 

  • Bronze (Bronzo) Miglior 35% (65° percentile o superiore).

Le performance di sostenibilità vengono valutate parametrandole a quelle delle altre aziende

Le aziende in possesso di una medaglia Ecovadis attestano in questo modo di possedere un sistema di gestione della sostenibilità relativamente solido, in cui il termine ‘relativo’ va inteso nel senso di ‘comparato’ rispetto alla totalità delle imprese valutate nel database della piattaforma. Un indicatore di intenti positivi, a testimonianza di un impegno continuativo volto a migliorare progressivamente la propria performance di gestione della sostenibilità e a ridurre l’impatto ecologico delle produzioni. 

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